Informazioni ed assistenza sanitaria per il Pakistan
CLIMA E TERRITORIO
Stato dell'Asia meridionale. Confina con la Cina, con l'India, con l'Iran e con l'Afghanistan; è bagnato dal Mare Arabico. E' attraversato da nord a sud dal fiume Indo. Le regioni settentrionali sono occupate dalla catena montuosa del Karakorum e dalle propaggini orientali e occidentali rispettivamente dell'Hindukush e dell'Himalaia. Salvo le zone irrigate, steppa e deserto sono i paesaggi più frequenti.
L'estate (giugno-settembre) rappresenta il periodo migliore per recarsi al nord nella parte pakistana del Cashmir. La primavera e l'autunno sono invece i periodi migliori per recarsi in tutta la regione del Beluchistan, nella parte occidentale del paese nella regione del Peshawar, lungo la frontiera afghana. Il miglior periodo per le spedizioni in alta montagna sulle sommità dell'Himalaia è settembre-ottobre.
CERTIFICAZIONI RICHIESTE
febbre gialla: il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesta ai viaggiatori provenienti da qualunque parte di un paese in cui la febbre gialla è endemica. I bambini di età inferiore a sei mesi ne sono esenti se il certificato di vaccinazione della madre indica che essa è stata vaccinata prima della loro nascita. I paesi e le aree inclusi nelle zone di endemicità sono considerati zone infette.
HIV: gli stranieri che intendano stare per più di un anno devono produrre un test per l'HIV. In pratica questa richiesta è applicata solo ai visitatori provenienti da paesi con un'alta incidenza di positività per l'HIV
VACCINAZIONI CONSIGLIATE
difterite e tetano; poliomielite; morbillo; febbre tifoide; epatite A; epatite B; rabbia.
RISCHI PER LA SALUTE
- malaria: il rischio di malaria esiste tutto l'anno in tutto il paese al di sotto dei 2.000 metri. Segnalata resistenza del P. falciparum alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina.
Profilassi raccomandata: consultare il proprio medico.
- Altre malattie trasmesse da artropodi: si riscontrano la leishmaniosi viscerale - soprattutto nel nord (Baltistan) - e cutanea. Sono in aumento la febbre da simulidi e la febbre emorragica da zecche, quest'ultima presente in una zona rurale del distretto di Rawalpindi. Possono aver luogo epidemie di dengue. Segnalata anche l'encefalite giapponese.
- Diarrea del viaggiatore: rischio elevato. Raccomandata rifaximina per eventuale trattamento.
- Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall'acqua: sono particolarmente diffuse il colera e le altre diarree, la febbre tifoide, le elmintiasi, l'epatite A ed E di cui si segnalano vaste epidemie.
- Altre malattie: poliomielite. Si tratta del Paese che ha dichiarato il maggior numero di casi tra quelli della Regione del Mediterraneo orientale. Nel paese esiste un'alta prevalenza (5-20%) di portatori del virus HBV, responsabile dell'epatite B. Il tracoma è comune in tutto il territorio. Fare attenzione ai serpenti e agli animali rabidi.
SICUREZZA
I sanguinosi attentati terroristici verificatisi in diverse città del Paese, la recrudescenza di violenze settarie fra fazioni religiose contrapposte, nonché il perdurante stato di tensione (scontri armati in corso tra esercito pakistano e militanti islamici nelle regioni di confine con l'Afghanistan), hanno determinato un aumento del rischio sicurezza in tutto il Paese ed in particolare nelle principali città, inclusa la capitale Islamabad.
Permane pertanto il rischio di atti di natura terroristica contro istituzioni, interessi e strutture collegate ai Paesi occidentali, oltre che contro luoghi di culto.
La Farnesina raccomanda ai connazionali presenti in Pakistan, o che intendano recarvisi, di contattare l'Ambasciata d'Italia ad Islamabad o il Consolato Generale in Karachi (competente per le Province del Sindh e del Balucistan) prima della loro partenza dall'Italia ed immediatamente all'arrivo nel Paese, attenendosi durante la permanenza ai suggerimenti forniti.
La violenza e la criminalità sono particolarmente alte a Karachi. La maggior parte del Balucistan, delle aree rurali del Sindh e della North West Frontier Province (N.W.F.P.), incluse le Aree e le Agenzie Tribali (F.A.T.A.), sono caratterizzate da situazioni di diffusa illegalità e sfuggono al controllo delle Autorità.
Tra i crimini violenti più comuni si segnalano attacchi settari, omicidi tribali, rapine, sequestri di persona ed attentati esplosivi in luoghi pubblici come mercati, uffici e mezzi di trasporto.
Le manifestazioni politiche e di piazza sono spesso caratterizzate da episodi di violenza. Si raccomanda pertanto di mantenersi informati sullo svolgimento di eventuali manifestazioni e, conseguentemente, di evitarle.
Stato dell'Asia meridionale. Confina con la Cina, con l'India, con l'Iran e con l'Afghanistan; è bagnato dal Mare Arabico. E' attraversato da nord a sud dal fiume Indo. Le regioni settentrionali sono occupate dalla catena montuosa del Karakorum e dalle propaggini orientali e occidentali rispettivamente dell'Hindukush e dell'Himalaia. Salvo le zone irrigate, steppa e deserto sono i paesaggi più frequenti.
L'estate (giugno-settembre) rappresenta il periodo migliore per recarsi al nord nella parte pakistana del Cashmir. La primavera e l'autunno sono invece i periodi migliori per recarsi in tutta la regione del Beluchistan, nella parte occidentale del paese nella regione del Peshawar, lungo la frontiera afghana. Il miglior periodo per le spedizioni in alta montagna sulle sommità dell'Himalaia è settembre-ottobre.
CERTIFICAZIONI RICHIESTE
febbre gialla: il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesta ai viaggiatori provenienti da qualunque parte di un paese in cui la febbre gialla è endemica. I bambini di età inferiore a sei mesi ne sono esenti se il certificato di vaccinazione della madre indica che essa è stata vaccinata prima della loro nascita. I paesi e le aree inclusi nelle zone di endemicità sono considerati zone infette.
HIV: gli stranieri che intendano stare per più di un anno devono produrre un test per l'HIV. In pratica questa richiesta è applicata solo ai visitatori provenienti da paesi con un'alta incidenza di positività per l'HIV
VACCINAZIONI CONSIGLIATE
difterite e tetano; poliomielite; morbillo; febbre tifoide; epatite A; epatite B; rabbia.
RISCHI PER LA SALUTE
- malaria: il rischio di malaria esiste tutto l'anno in tutto il paese al di sotto dei 2.000 metri. Segnalata resistenza del P. falciparum alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina.
Profilassi raccomandata: consultare il proprio medico.
- Altre malattie trasmesse da artropodi: si riscontrano la leishmaniosi viscerale - soprattutto nel nord (Baltistan) - e cutanea. Sono in aumento la febbre da simulidi e la febbre emorragica da zecche, quest'ultima presente in una zona rurale del distretto di Rawalpindi. Possono aver luogo epidemie di dengue. Segnalata anche l'encefalite giapponese.
- Diarrea del viaggiatore: rischio elevato. Raccomandata rifaximina per eventuale trattamento.
- Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall'acqua: sono particolarmente diffuse il colera e le altre diarree, la febbre tifoide, le elmintiasi, l'epatite A ed E di cui si segnalano vaste epidemie.
- Altre malattie: poliomielite. Si tratta del Paese che ha dichiarato il maggior numero di casi tra quelli della Regione del Mediterraneo orientale. Nel paese esiste un'alta prevalenza (5-20%) di portatori del virus HBV, responsabile dell'epatite B. Il tracoma è comune in tutto il territorio. Fare attenzione ai serpenti e agli animali rabidi.
SICUREZZA
I sanguinosi attentati terroristici verificatisi in diverse città del Paese, la recrudescenza di violenze settarie fra fazioni religiose contrapposte, nonché il perdurante stato di tensione (scontri armati in corso tra esercito pakistano e militanti islamici nelle regioni di confine con l'Afghanistan), hanno determinato un aumento del rischio sicurezza in tutto il Paese ed in particolare nelle principali città, inclusa la capitale Islamabad.
Permane pertanto il rischio di atti di natura terroristica contro istituzioni, interessi e strutture collegate ai Paesi occidentali, oltre che contro luoghi di culto.
La Farnesina raccomanda ai connazionali presenti in Pakistan, o che intendano recarvisi, di contattare l'Ambasciata d'Italia ad Islamabad o il Consolato Generale in Karachi (competente per le Province del Sindh e del Balucistan) prima della loro partenza dall'Italia ed immediatamente all'arrivo nel Paese, attenendosi durante la permanenza ai suggerimenti forniti.
La violenza e la criminalità sono particolarmente alte a Karachi. La maggior parte del Balucistan, delle aree rurali del Sindh e della North West Frontier Province (N.W.F.P.), incluse le Aree e le Agenzie Tribali (F.A.T.A.), sono caratterizzate da situazioni di diffusa illegalità e sfuggono al controllo delle Autorità.
Tra i crimini violenti più comuni si segnalano attacchi settari, omicidi tribali, rapine, sequestri di persona ed attentati esplosivi in luoghi pubblici come mercati, uffici e mezzi di trasporto.
Le manifestazioni politiche e di piazza sono spesso caratterizzate da episodi di violenza. Si raccomanda pertanto di mantenersi informati sullo svolgimento di eventuali manifestazioni e, conseguentemente, di evitarle.
(Testo tratto dal sito www.visticonsolari.dalu.it - © Agenzia Dalu
Via Gian Luca Squarcialupo, 19/b 00162 Roma )